Prodotti KIKO

Recensioni e consigli

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. chiaraluna87
     
    .

    User deleted


    scusate ragazze, piccolo off topic che di sicuro mi perdonerete...sul sito lavocedeiconigli ci sono tutte le varie liste di marchi cruelty free e le liste dei pezzenti che testano a destra e a manca...ora, spiegatemi il motivo di testare del caffè o del formaggio buttandolo a forza nello stomaco di animali che poi verranno soppressi! Ma il cervello la gente dove lo tiene? E chi volesse adottare uno stile di vita vegetariano, per lo meno nel rispetto degli animali, come diavolo farebbe? Se mangio del philadelphia, che è del gruppo philip morris, devo avere sulla coscienza migliaia di gatti e cani? tanto vale mangiare carne di gatto, morte non dignitosa per morte non dignitosa. Tutto questo non ha senso! Io i test li farei sugli umani, sui pedofili, sui pluri omicidi....sinceramente non me ne fregherebbe nulla se per colpa di un mascara testato su un pedofilo, il soggetto in questione si beccasse una congiuntivite!
    Scusate lo sfogo/ OT, ma queste cose mi fanno saltare i nervi
     
    .
  2. marga83
     
    .

    User deleted


    guarda chiaraluna, anch'io sono rimasta basita quando ho letto le marche che testano sugli animali.. se non sbaglio anche la buitoni e le pringles testano sugli animali! :sick: il che mi ha empre fatto sorgere spontanea una domanda: ma perchè devi testare del cibo? si sa che burro uova ecc non fanno male agli umani, quindi cosa c'è dentro che hanno bisogno di testarlo sugli animali?
    non so.. lo trovo un po' inquietante..
     
    .
  3. chiaraluna87
     
    .

    User deleted


    beh, si sa che nelle pringles c'è di tutto tranne che burro e uova...e sulla buitoni ho i miei dubbi...tra conservanti e coloranti strani...ah, non mi avranno più, se penso alla mia micina con un tubo nell'esofago...e a tutti i miei micini del gattile...le sofferenze degli animali sono crudeltà doppiamente atroci, soprattutto perchè non possono difendersi, e al dolore reagiscono con l'istinto, che è tutto ciò che hanno...e quindi chissà che paura, chissà che tristezza...ah no no, piuttosto mi coltivo i pomodori sul terrazzo e mangio solo quello, ma finanziare chi è capace di certe crudeltà MAI
     
    .
  4. suicide_aiko
     
    .

    User deleted


    io se posso la evito.. <_< non perchè non mi piaccia..anzi moltissime cose sono davvero carine...ma dopo ripetute prove sono arrivata alla conclusione che posso usare solo i prodotti per le labbra della kiko...per me ombretti..matite e affini sono il veleno..mi devastano la pelle...uff...poi siccome sono di coccio...ci riprovo con i nuovi prodotti..l'ultima le ciglia finte..una bella reazione da colla..e fungeva anche.. :(
     
    .
  5. TheSameGirl
     
    .

    User deleted


    Io ho avuto problemi con un loro eyeliner. Una goccina piccola mi è entrata nell'occhio e AAAAAAAAAAAAAAAAAH bruciava manco mi fossi fatta un impacco alla candeggina. CHE MALE!!! Mai +. Chiuso e lasciato lì. Inoltre temo che i loro ombretti siano la causa dei numerosi bruciori che ho da un po' di tempo agli occhi. Cosa che prima non mi capitava mai. Per un po' eviterò di usarli per fare una prova. Anche se mi scoccia perchè ne ho diversi :(

    Che invece uso con piacere sono gli smalti. Ne ho pochi, 3 mi pare, ma mi piacciono molto.

    A proposito della conversazione sul testare sugli animali io tempo fa gli scrissi:

    RICHIESTA:
    Salve,
    Leggo con piacere la vostra sezione dedicata al vostro punto di vista per quanto riguarda i test e le sperimentazioni.
    Mi chiedo quindi perchè non facciate richiesta di entrare a far parte di liste di autocertificazione quali VIVO (http://www.consumoconsapevole.org/cosmetic...uelty-free.html) credo che gioverebbe alla vostra immagine e dimostrerebbe con più forza il vostro interesse su questo aspetto importantissimo del mondo della cosmesi.
    Grazie Laura


    RISPOSTA:
    Gentile Cliente,

    grazie per contattato KIKO MAKE UP MILANO.

    La informiamo che l’articolo n.6, paragrafo 3, secondo comma, relativo alla direttiva 2006/406/CE stabilente le linee guida sull’uso di dichiarazioni relative all’assenza di sperimentazioni animali, così dichiara:

    “In accordo con la normativa Europea l’azienda responsabile dell’immissione del prodotto sul mercato non è obbligata ad utilizzare una dichiarazione per indicare che non si è fatto ricorso alla sperimentazione animale”

    Questo è possibile in quanto la precedente direttiva della Comunità Europea 76/768/CEE del 2004 (aggiornata al marzo 2009) in materia di sperimentazioni animali, vieta a monte le sperimentazioni sia sul prodotto finito che sui singoli componenti. Come si evince quindi dal testo di legge è pertanto a discrezione dell’azienda stessa l’iscrizione ad enti privati che certifichino l’assenza di sperimentazioni animali.

    Condividiamo il Suo punto di vista, ma attenendoci scrupolosamente alla normativa attualmente in vigore, riteniamo opzionale l’iscrizione alla LAV.

    La informiamo inoltre che da questo specifico punto di vista Kiko è un’azienda molto attenta sia alla qualità del prodotto commercializzato, sia alle modalità attraverso cui è prodotto, modalità che rispettano i massimi standard qualitativi e seguono alla lettera tutte le disposizioni di legge della Comunità Europea. Lo sviluppo dei nostri prodotti segue protocolli di test approfonditi per evitare problematiche allergiche, test che si protraggono per un mese a differenza dei nostri maggiori competitors che si avvalgono di tempistiche molto più brevi e quindi meno affidabili.

    Il risultato è un’offerta di altissima qualità che è spesso paragonabile se non superiore a quella operata dai più grandi marchi di lusso venduti anche in farmacia.

    Sperando di essere stati esaurienti e di aver risposto adeguatamente alla Sua domanda, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti e restiamo a disposizione per qualsiasi altro chiarimento.

    Distinti Saluti.
    TEAM KIKO MAKE UP MILANO



     
    .
  6. suicide_aiko
     
    .

    User deleted


    penso siano proprio gli ombretti...grr..a me squamano..e bruciano da morire..come eyeliner posso usare solo mac..
     
    .
  7. TheSameGirl
     
    .

    User deleted


    Mi sa proprio di si. Ieri mi son truccata con lo stesso procedimento ma usando TUTTI ombretti non kiko e nessun bruciore mi ha rovinato la serata. Anche perchè ero al cinema, e quando mi bruciano gli occhi al cinema mi imbufalisco perchè non vedo niente. GRRR!!
    Io come eyeliner solo Yves Rocher .
     
    .
  8. dropletsoflight
     
    .

    User deleted


    A me di solito le cose che bruciano gli occhi da morire sono i mascara non di buona marca (es. rimmel, maybelline ecc... kiko non li ho mai provati). Io di kiko ho sempre preso poche cose, mi trovo bene con gli smalti che uso per le unghie dei piedi d'estate e durano molto (sulle mani ho delle belle unghie e non voglio rovinarle con lo smalto, mi faccio da sola la french per qualche occasione speciale). Per il resto ho preso qualche ombretto e devo dire niente di che: non li trovo particolarmente pigmentati (ma magari quelli nuovi sono meglio), durata media sulla palpebra (tendono a muoversi) e dire che io sono una di quelle persone fortunate su cui l'ombretto dura. Poi ho provato una loro matita glossy effetto semi eyeliner e non era male, anche se un po' difficile da togliere. Poi avevo preso un correttore ma mi è durato pochissimo e non era un granché. Per il resto ho sempre evitato.

    Diciamo che usandoli veramente sporadicamente, una volta ogni qualche mese, non ho avuto reazioni particolari, ma forse facendone un uso costante le cose sarebbero cambiate.

    In quanto ai test sugli animali, pure io in molti casi non ne trovo l'utilità e so che sono crudeli, ma ho provato a pensare a che cosa accadrebbe se tutte le compagnie li smettessero. O mandano in commercio prodotti totalmente non sicuri, testandoli sui primi clienti di fatto (cosa che purtroppo a volte già capita), o dovrebbero trovarsi cavie umane. Secondo voi cosa farebbero a questo punto le multinazionali? Correrebbero nei paesi cosiddetti in via di sviluppo e via a test a ripetizione su donne e bambini, che costano niente (e pure questi test non è detto che siano affidabilissimi, perché la pelle caucasica è diversa dalla pelle africana, ad esempio quella africana fa più fatica a cicatrizzare bene, non so per quale motivo ma svariati medici me l'hanno confermato). Oppure restando in occidente sarebbero comunque le fasce povere della popolazione a rimetterci, compromettendo la loro salute per un misero guadagno, come succede già per i farmaci.

    Insomma, sinceramente non so quale sia il male minore. Io purtroppo su queste cose sono molto disincantata, non so se esista una soluzione veramente etica. Poi con la nuova normativa europea REACH si devono fare tutta una serie di test sugli animali, quindi di fornitori di materie prime realmente cruelty free ne sono rimasti pochi, perché se hai un'azienda nel settore devi contribuire per un tot economicamente a sti test che fanno in UE. E' un bel dilemma.
     
    .
  9. suicide_aiko
     
    .

    User deleted


    guarda io basta che li uso per 10minuti e tragedia..per me sono proprio vade retro..mentre con i prodotti labbra mi trovo bene e non mi danno problemi..
     
    .
  10. TheSameGirl
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (dropletsoflight @ 12/2/2011, 12:19) 
    In quanto ai test sugli animali, pure io in molti casi non ne trovo l'utilità e so che sono crudeli, ma ho provato a pensare a che cosa accadrebbe se tutte le compagnie li smettessero. O mandano in commercio prodotti totalmente non sicuri, testandoli sui primi clienti di fatto (cosa che purtroppo a volte già capita), o dovrebbero trovarsi cavie umane. Secondo voi cosa farebbero a questo punto le multinazionali? Correrebbero nei paesi cosiddetti in via di sviluppo e via a test a ripetizione su donne e bambini, che costano niente (e pure questi test non è detto che siano affidabilissimi, perché la pelle caucasica è diversa dalla pelle africana, ad esempio quella africana fa più fatica a cicatrizzare bene, non so per quale motivo ma svariati medici me l'hanno confermato). Oppure restando in occidente sarebbero comunque le fasce povere della popolazione a rimetterci, compromettendo la loro salute per un misero guadagno, come succede già per i farmaci.

    Insomma, sinceramente non so quale sia il male minore. Io purtroppo su queste cose sono molto disincantata, non so se esista una soluzione veramente etica. Poi con la nuova normativa europea REACH si devono fare tutta una serie di test sugli animali, quindi di fornitori di materie prime realmente cruelty free ne sono rimasti pochi, perché se hai un'azienda nel settore devi contribuire per un tot economicamente a sti test che fanno in UE. E' un bel dilemma.

    Per una cosa frivola come i cosmetici non vedo perchè debbano soffrire degli animali. Siamo sinceri, non è che se non mettiamo un tale rossetto la nostra vita cambia. Per 25 anni non mi son praticamente truccata, e ora che lo faccio un po' di più preferisco avere poche cose e cercare di fare in modo che esse non pesino sui dolori altrui. :D
    Per i test di chi non usa gli animali ci sono svariati metodi: laboratori (la scienza fa passi avanti e sono ingrado di sapere tramite esperimenti se certi prodotti sono nocivi o no) ed in seguito ci sono anche volontari. Csoì come lush fa testare i propri prodotti, mica li mette fuori e bona, ci sono persone che li provano prima. Ed è questo che kiko afferma di fare (laboratoi+volontari) poi però manca una certificazione chiara e trasparente purtroppo.
     
    .
  11. suicide_aiko
     
    .

    User deleted


    mi associo al tuo pensiero thesamegirl..^^
     
    .
  12. dropletsoflight
     
    .

    User deleted


    Se usano i volontari ok, ma bisognerebbe verificare quanto siano volontari, però allora per una cosa così frivola come il make-up io non vorrei nemmeno vedere soffrire bambini dei paesi in via di sviluppo o connazionali poveri. I test in laboratorio aiutano molto ma non possono sostituire del tutto il test sulla persona.

    Io però stavo parlando di se tutti smettessero di testare su animali e non potessero più farlo, anche le grandi multinazionali che il ragionamento etico non sanno dove stia di casa, non le piccole realtà che si basano su queste cose (anche se ci sono molti ecofurbi).

    Inoltre, per quanto amo i prodotti lush, secondo me non è vero che sono sempre ben testati: celebri il caso del cremino che spellava le ascelle, il siero verde tenuto in commercio nonostante producesse muffe verdi praticamente nel 99% dei casi, o creme ritirate subito perché mal formulate (es. quella famosa crema solare di quest'estate che è stata in commercio due giorni). Per questo mi da l'idea che spesso siano troppo frettolosi nella messa in commercio e di fatto spesso testino anche sui primi clienti. Anche per questo se si tratta di prodotti per il viso o zone delicate, cerco di non comprarli subito appena usciti ma di aspettare.

    ps. Io non è che sia a favore dei test sugli animali, infatti per quanto posso scelgo compagnie che non li facciano, ma temo che se la cosa si diffondesse come molti sperano e diventasse obbligatoria per tutti, si tradurrebbe in una transizione tra "mancato rispetto dei diritti degli animali" a "ulteriore mancato rispetto dei diritti delle fasce deboli della popolazione a livello mondiale". Non so se mi sono spiegata. Purtroppo l'etica è una cosa che una compagnia o ha o non ha, e cercare di imporla è difficile perché cercheranno sempre una scappatoia.

    Edited by dropletsoflight - 12/2/2011, 13:19
     
    .
  13. Tylluan
     
    .

    User deleted


    Purtroppo, sebbene io cerchi in tutti i modi di mantenermi su prodotti cruelty free e al momento per esempio ho smaltito anche gli ultimi prodotti da supermercato, rimanendo soltanto con roba Lush, E.l.f e qualcosina di Kiko, sono abbastanza d'accordo con quel che dice drop.

    Però d'altra parte fregarsene è altrettanto sbagliato. Diciamo che faccio del mio meglio ma non mi auto-flagello se per una volta mi piace molto uno smalto e lo compro senza controllare prima la lista.

    Tornando IT, spero che Kiko sia onesta... Perchè ho comprato un sacco di cose :)
    Gli smalti sono molto buoni secondo me, poi ho una matita marrone per gli occhi che da un effetto bellissimo e super naturale.. E ultimamente ho comprato quella specie di polverina per l'interno occhi... F-A-N-T-A-S-T-I-C-A!
    Rimane su per ore e ore senza sbavare nè scolorire... Ora devo fare un salto a comprarmi anche quella dorata per dare un po' di luce :)
    Spero la propongano anche in altri colori!

    Anche se a Bologna c'è un altro negozio di cosmetici a basso prezzo, si chiama Wjicon e ho comprato lì uno smalto venerdì, azzurro cielo e meraviglioso.
    Per le altre cose però non mi fido tanto...
     
    .
  14. °Ali°
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (TheSameGirl @ 12/2/2011, 12:30) 
    Per i test di chi non usa gli animali ci sono svariati metodi: laboratori (la scienza fa passi avanti e sono ingrado di sapere tramite esperimenti se certi prodotti sono nocivi o no) ed in seguito ci sono anche volontari.

    purtroppo non credo che la scienza sia già arrivata a questo livello,ossia sapere se una sostanza è tossica solo tramite cellule....innanzitutto non hai le reazioni sistemiche (ossia magari tu puoi vedere se un rossetto fa infiammare le cellule della pelle ma non puoi vedere facilmente cosa accade se lo mangi,cioè tutte le reazioni su tutte le cellule dell'organismo prese nella loro totalità....) e poi non puoi determinare DL50 e cose simili (che vanno determinate anche sulla base del peso dell'organismo testato,e ovviamente non puoi calcolare questo su un essere unicellulare)....
    non voglio assolutamente difendere i test sugli animali ma bisogna tener conto di queste cose,magari bisognerebbe fare una legislazione a livello internazionale per cui siano enti pubblici (sotto controllo per essere eticamente corretti e scientificamente all'avanguardia in modo da evitare test inutili) a sperimentare solamente le molecole di nuova invenzione/scoperta,magari su richiesta,e questo invece andrebbe vietato ai privati (che possono più facilmente aggirare le normative etiche)...in tal modo non si farebbero millemila test già fatti e le cose quanto meno non si farebbero con crudeltà inutile...e per quanto riguarda gli umani ovviamente il campione dovrebbe essere statisticamente ben fatto (ossia persone di diverse parti del mondo,e molto differenziate anche per altri parametri genetici,demografici e ambientali),in modo da minimizzare i problemi come quello che ha posto drop sulla cicatrizzazione...so che è MOLTO difficile una cosa del genere ma forse sarebbe la più giusta per tutti...almeno per quanto riguarda molecole molto attive come nei farmaci,per quanto riguarda i cosmetici che alla fine sono cavolate e di sicuro non ti ammazzano nè ti salvano la vita,la sperimentazione su animali secondo me si può proprio evitare (vedi lush,erbolario&co)

    dimenticavo: a me di kiko piacciono moltissimo gli smalti e le matite,e anche il primer occhi,non mi hanno mai dato fastidio,il resto non l'ho provato granchè.
     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    “La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” (M. Gandhi)

    Group
    Moderatore
    Posts
    5,556
    Location
    Fantàsia<3 (The NeverEnding Story)

    Status
    Offline
    Hanno aperto giusto poco tempo fa un negozio Kiko nel C.C. dove lavoro..mi sa che a breve farò una capatina! :shifty:
     
    .
45 replies since 27/9/2010, 20:27   602 views
  Share  
.