Brutto periodo

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  1. Camomilla05
     
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    Lo so, non partecipo attivamente in questo forum da secoli. Mi prendo tutti i rimproveri e le relative punizioni :) ma cercavo un modo per buttare fuori quello che mi succede in questo momento. Sperando che sia terapeutico. E poi perché, diciamoci la verità, è più facile parlare da dietro un pc, perché non mi conoscete.

    Sono tornata a casa dai miei dopo 4 anni all'estero tra Inghilterra, Australia e Giappone, dove ho lavoricchiato, ma alla fine non potevo permettermi più di pagare l'affitto, ecco perché da qualche mese sto con i miei genitori, i quali sono molto tristi per me. In tutto ciò ho lasciato solo in UK il mio compagno che lavora e studia, ma non ce la faceva a pagare le spese anche per me. L'unica cosa positiva è che a Giugno tornerò su, perché lui finirà di studiare e potremo vivere insieme, magari sotto a un ponte ma insieme :) . Non accenno alla situazione lavorativa che ho trovato qua in Italia, perché già sapete e perché scriverei dei romanzi lunghissimi.

    La mancanza di lavoro, la distanza e l'essere di nuovo dipendente dai miei, mi ha creato un vero e proprio esaurimento nervoso con attacchi di panico e ipocondrie varie. Di conseguenza ho avuto uno sbalzo ormonale tipo quello dei teenager. Sto facendo dei controlli, e a quanto pare, dovrò fare una terapia ormonale. L'ho già fatta per due anni, ma poi ho smesso perché mi ha letteralmente distrutta psicologicamente. Oltre che, fisicamente, non è proprio una passeggiata.

    Come sapete, gli ormoni sono tremendi e io ho tanta paura, perché ho visto come possono trasformarmi e quanto possono influire sulle persone che mi sono accanto. Non importano i brufoli o i capelli che cadono, ma non so cosa fare e ho paura che il mio desiderio di diventare madre sia difficile da realizzare. E ora che anche questo progetto è messo in "forse" mi sento distrutta.

    "Nella vita c'è di peggio" lo so, infatti mi vergogno anche a lamentarmi di queste cose, ma come ho detto prima, dietro ad un pc è tutto più facile.
     
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  2. Hadesdump
     
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    Ciao Camomilla, io partecipo al forum solo da un mesetto quindi non ci conosciamo. Fai conto che sono anche molto giovane, ho 17 anni, e quindi potresti trovare inutile una mia risposta, e probabilmente lo sarà: ma mi piacerebbe esprimere la mia opinione. Scusa se scado nella banalità, ma mi farebbe piacere almeno provare ad aiutarti.

    So cosa vuol dire soffrire di "attacchi di panico e ipocondrie varie". Soffro di attacchi di panico anch'io, ansia, problemi psichici derivati da una leggera schizofrenia (per esempio, mi capita di essere convinta di scrivere "La mia gatta è bianca", e in realtà scrivo "Ho sonno e oggi devo studiare molto" e non me ne accorgo: ogni tanto i prof chiamano a casa perché i miei temi di italiano sono solo un flusso di pensieri di questo tipo e devo rifare la prova). Sono più fortunata di te nel senso che io essendo molto giovane non ho ancora sperimentato il fatto di essere indipendente, e quindi non posso dire che mi manca esserlo. Come ti sentivi quando eri all'estero? Avevi gli attacchi nonostante tu avessi problemi economici? Mia madre quand'era intorno ai 23 anni ha passato due anni in Germania, e quando è tornata a vivere con i suoi è scesa in depressione. Mi ha sempre detto che in quel periodo le mancava quel senso di libertà che non si poteva più permettere, e che da quanto ho capito provi anche tu: erano tempi in cui tutto era più facile, ma alla fine ha trovato un compromesso.

    Io quando sono stata molto molto male credevo che non avrei realizzato nulla nella mia vita: vedevo le mie amiche andare in discoteca senza problemi, mentre io non potevo neanche avvicinarmi senza sentirmi male, prendere l'autobus, dove io avevo gli attacchi di panico più tremendi, e poi loro parlavano di ragazzi, quando io li allontanavo tutti perché avevo paura che mi giudicassero se scoprivano cosa ero: mi credevo un mostro. Mi dicevo che non avrei mai trovato il lavoro perché mi sarei sentita male continuamente per l'ansia e mi avrebbero licenziato, che non avrei mai potuto avere figli perché neanche avrei potuto portarli da qualche parte da soli con me, perché che cosa avrebbero fatto se mi fossi sentita male? Immagino che tu ti ponga le stesse domande solo che sei più in là negli anni.

    Ciò che ti dico è di cercare in tutti i modi di non pensare queste cose, perché sono le nostre fantasie che ci portano così in basso. Noi stessi siamo gli artefici di ciò che proviamo: prova a pensare in positivo. E a dire di sì. Sembra un'americanata, lo so: ma devi provare a dire di sì alle cose, sì provo a fare quello, sì provo a fare l'altro, sì quest'estate andrò a vivere con il mio compagno in Gran Bretagna. Fregatene delle tue paure, perché altrimenti le alimenti e basta. Milioni di persone soffrono di attacchi di panico. Milioni di persone non hanno un lavoro. Milioni di persone sono insicure di se stesse e hanno paura che i loro desideri siano irrealizzabili. Anche le persone più forti, da cui meno te lo aspetti, provano le stesse cose che provi te adesso. Molte persone sono in terapia, che sia ormonale, che sia psichiatrica, neurologica, psicoterapeutica, e credono che questo influenzi le persone attorno a loro. Non è così se sai scegliere le persone giuste: parli mai col tuo compagno dei tuoi problemi? Perché altrimenti dovresti farlo, perché secondo me parlare è la cosa che più aiuta. Io ho cominciato a sentirmi meglio quando ho cominciato a parlare con le persone, e non intendo i medici e gli psichiatri che ti costringono a farlo, ma con le persone che ti stanno attorno. Io inizialmente non parlavo con nessuno, andavo a scuola e quando stavo male mi chiudevo in bagno, i miei compagni chiedevano cosa avessi e io non rispondevo: quando ho trovato il coraggio di parlare con loro sono stata molto molto meglio. Avviene una selezione naturale: capisci subito chi ti sarà d'aiuto, e la tua condizione non influenzerà queste persone. Gli attacchi di panico non passeranno, la tua mente continuerà a invertirsi con la tua mano, e nel tuo caso non ti aiuterà certo a trovare il lavoro, ma ti aiuterà a trovare la forza di andare avanti, perché ti assicuro che le cose si risolvono.

    Dico questo perché mi sento protetta essendo dietro a un pc, parlando con persone che non hanno idea di chi sia, ma questa cosa la sanno solo i familiari più stretti e un paio di altre persone: esattamente un anno fa tentavo il suicidio. Ti rendi conto di quanto fosse ridicolo? Sedici anni, problemi che molte persone hanno, una famiglia affettuosissima e sempre presente, e neanche me ne accorgevo. Sono arrivata a questo perché ero convinta di essere sola e che non avrei combinato niente nella vita. Ti prego di non giudicarmi, io ero veramente convinta che fosse la cosa migliore da fare, non mi rendevo conto che era vergognoso anche solo pensare cose del genere quando c'è gente che sta molto peggio. Quando me ne sono resa conto ho cercato di cambiare la mia vita partendo dalle cose più piccole, aprirsi di più, cercare di sorridere, provare a fare cose nuove. Camomilla, non aver paura di andare in UK, potrebbe andare benissimo e da lì troverai il coraggio di andare avanti! A un anno di distanza dall'essere nel momento più buio della mia vita sono felice, vado a scuola regolarmente, ho un ragazzo che mi adora per come sono e che capisce al volo ogni cosa che gli dico, sono stata presa per lavorare un mese a Malta in una compagnia di musical (e chi avrebbe solo fatto domanda l'anno scorso?). Non ho certo bevuto una pozione magica, ho solo cercato di pensare la mia vita in modo diverso.

    Capisco che la mia risposta sia un po' troppo filosofica e immatura e non tiene troppo conto del fatto che per te c'è anche il problema finanziario, ma in questo caso non posso inventarmi esperienze o consigli su questo non essendo grande abbastanza. Io ti posso solo consigliare di pensare positivo e tutto il resto :)

    Un abbraccio Camomilla, e buona serata!
     
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  3. Camomilla05
     
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    Ma che scherzi, la tua risposta è utilissima! anzi, non è né scontata, né "un'americanata" e mi ha molto colpita. E' anche per questo che ho scritto sul forum, per confrontarmi con le vostre esperienze. Per capire che queste cose succedono più spesso di quanto si immagini.

    Prima di risponderti per quello che riguarda me, sento il dovere di dirti una cosa e lo scrivo in Caps Lock (tanto le admin capiranno): QUI NESSUNO TI GIUDICA! e se qualcuno dovesse farlo verrà prontamente bannato dalla community, garantisco io. Poi al di fuori di questo mondo "virtuale" ci sarà sicuramente chi lo farà, perché purtroppo non possiamo evitarlo, ma qua scatta il ragionamento: "cosa mi porta questa persona? solo negatività? allora scelgo di non starla a sentire". Anche perché poi questa gente che si diverte a sparare sentenze, non ha esattamente una vita perfetta, ricordiamocelo. Detto questo, inutile dire che sono contentissima che tu non abbia fatto un gesto insensato.




    Ormai è passato un mese dal mio ultimo attacco di panico, che è stato leggero rispetto a quelli per i quali pensavo di avere un infarto. Credo di riuscire a controllarmi un po' di più da questo punto di vista.

    Non parlo con nessuno, tranne con il mio compagno, che poverino, a volte non ce la fa davvero e lo capisco. Per il resto, la convivenza forzata con i miei genitori mi ha fatta chiudere ancora di più. Perché loro sono persone che non mostrano mai le loro emozioni o debolezze, e anche io sono cresciuta nello stesso modo, ma forse ora il mio corpo e la mia testa non ce la fanno più e cercano di esplodere. Loro non sanno come "gestire" la situazione e pensano che il modo migliore sia il silenzio.

    Tutti mi dicono che questo è il prezzo da pagare dell'essere perfezionista, perché niente sta andando come avevo previsto e io non avevo creato un piano B. Ora, ci sta con il lavoro che mi manca, perché non si può prevedere la direzione del mercato a lungo termine (altrimenti non avrei scelto Lingue Orientali), ma non avevo mai pensato all'ipotesi di non poter avere figli. E mi sento distrutta.

    E lo so, devo imparare a distrarmi, a dire di sì, a creare un piano B. Penso di esserne capace, ma non so da dove iniziare.
     
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    Ciao Camomilla, neanche io ti conosco. Anche se non ho viaggiato il mondo come te posso scriverti la mia piccola esperienza. Studio all'università e sono fuori sede, poi ho trovato un occasione lavorativa da i miei e sono tornata a vivere da loro. Si ank io sono caduta in depressione, mi sentivo soffocare, attacchi di panico a go go..il lavoro era almeno ben pagato ma essendo interinale non potevo fare progetti e prender casa.

    è dura! Durissima! Poi dopo una sclerata di quelle potenti che creano distacco x una settimana anche loro hanno capito che non dovevano opprimermi e man mano hanno capito di mollare la presa.

    Certo, non è elegante ne la migliore soluzione ma forse è il caso che fai sentire la voce, perchè non sei inferiore a nessuno!

    Guarda...anche a me dissero che potrei aver problemi nell'avere figli...per mesi e notti non dormivo poi non so...ho preso come una consapevolezza...alla fine i figli è un dono (di Dio, o in quello che vuoi creder tu) ma non ci appartengono...se vengono ben venga ma se non arriveranno sono cmq felice! Ho sdrammatizzato tutti gli eventi: il dolore del parto, le rabbie , i sensi di colpa, la consapevolezza, i sacrifici tutti i lati "negativi" che comportano i figli.

    Brutto a dire..però non potevo esaurirmi x questo! Trova il buono di quello che hai, anche se sembra che non ci sia niente! Hai un fidanzato che ti ama, una famiglia che a modo loro ti vuole bene anche se non ti capisce. Sfoga questo in qualcosa che ti fa stare un po meglio...scrivi, vedi film, vieni sul forum più spesso etc :D

    Affronta i demoni...e sono sicura che c riuscirai!!!

    PS io sono della pv di cb
     
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  5. Camomilla05
     
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    Grazie mille anche a te, mi serve molto sentire altre esperienze.

    Anche tu molisana? siamo una rarità :D
     
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  6. mascara86
     
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    Toc Toc.. posso??

    Sicuramente cara camomilla a volte non si immagina neppure quante persone nella nostra stessa situazione ci siano fuori, e a volte poco importa saperlo se il male è dentro di noi che ci fa soffrire.
    In alcuni periodi bui non riusciamo neppure a vedere noi stesse , figuriamoci il mondo intorno a noi.
    Possiamo pero' vedere e scegliere le persone che ci sono intorno, persone che ci comprendono ( e questo per chi soffre di attacchi di panico ) non vuol dire che devono commiserarci ma volerci bene si'!

    Mia mamma dopo che sono nata io è entrata in depressione post-parto , non è stata curata e si è trasforamat in depressione cronica, al'eta' di anni miei non si alzava neppure dal letto ma piano piano con la sua forza è riuscita a riacciuffare ila sua vita..piano piano , giorno dopo giorno a volte minuto dopo minuto.

    Sii contenta per ogni tuo passo avanti , per ogni piccola seppur banale tua rivincita verso la vita.
    Credi in te stessa anche quando gli altri non ci credano ( ma se non ci si crede noi in noi stesse come faranno le altre persone a crederci?!)
    Credi nei tuoi sogni, niente è impossibile ( anche quando ti dicono che non ci riuscirai) ... basta davvero una persona a non farti credere nei tuopi sogni?!
    Attingi alle ppotenzialita' che sono dentro di te e falle uscire.
    Sicuramente il momento economico italiano in questo presciso mometo non aiuta ma cerca di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno.
    Dopo lungo girare il mondo , riassapora il bello di tornare a casa , di tornare dai tuoi genitori .. rivivi le emozioni perute di quando eri bambina, il calore della mamma del suo cibo ma con una presa di coscienza di una donna...
    Ogni cosa che ci capita siamo noi a viverla come opportunita' o come problema.
    Certo le malattie sono brutte ma solo chi ci passa puo' trovare il coraggio di parlarne ad altri , dare conforto riuscire a dire "o ce l'ho fatta e tu ce la farai come me!" sono sicura che sarai una leonessa!

    Un abbraccio
     
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  7. Camomilla05
     
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    Cara mascara, grazie per le tue parole. Sono sempre più convinta che scrivere in questa pagina, per quanto strano (siamo nell'era del virtuale no?), sia un fatto positivo, perché anche se non mi conoscete, mi state dando delle belle risposte.

    Le cose che dite tutte le penso anche io, ma devo solo provare a tirarle fuori. Non riesco a vedere, è verissimo, ma ce la farò :)

    Grazie mille, ti abbraccio anche io.
     
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    Camomilla sfoga tutto...ti fa stare solo bene!
     
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