e adesso che faccio?

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  1. marga83
     
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    Come ormai sapranno quasi tutte le lushine, a luglio ho discusso la tesi di dottorato in Storia dell'Arte presso l'Università di Pisa. Io ero tutta contenta, finalmente chiudevo, con una ricerca durata oltre 3 anni, un percorso di formazione iniziato quasi 10 anni fa.. adesso sì che sarò presa sul serio nel mio ambito, pensavo!
    Invece niente.. :unsure:
    Sono passati quasi sei mesi dalla discussione e non ho praticamente avuto proposte di nessun tipo: i contatti che avevo nell'ambito universitario mi aiutano come possono (la mia relatrice della tesi specialistica è ancora ricercatrice..), ma finora si è trattato di idee astratte. Tutti i musei, le diocesi, le Soprintendenze e le gallerie d'arte che ho contattato mi hanno risposto sempre nello stesso modo: complimenti per il curriculum, ma al momento non abbiamo soldi per assumere nessuno.. :(
    Per non farmi mancare nessuna opportunità ho spedito e consegnato a mano il mio curriculum in tantissimi negozi, case editrici, librerie, ho risposto a inserzioni come segretaria e call-center.. l'unico risultato ottenuto è stato un lavoro di un mese e mezzo per una catena di negozi di prodotti sfusi, che hanno pensato bene di interrompere il mio periodo di prova perchè cercavano qualcuno pronto a garantire la propria disponibilità per 5-10 anni, mentre se avessi vinto un assegno di ricerca (cosa che succederà a breve secondo loro) io me ne sarei andata. :wacko: Come se l'ambizione fosse un difetto (te allora perchè mi hanno assunto?).. :blink:
    Adesso sono di nuovo disoccupata, e inizio a pensare di aver sprecato gli ultimi 10 anni della mia vita: se avessi iniziato a lavorare dopo il liceo a quest'ora sarei sicuramente messa meglio! so che è un momento di crisi in tutti i settori, ma questo non mi fa sentire meglio..
    Infine, come ciliegina sulla torta, mi sento nettamente inferiore alle mie colleghe e amiche, che pubblicano, partecipano a convegni e così via, mentre a me le cose non vanno altrettanto bene! a una mia cara amica ha chiamato un editore offrendosi di pubblicare la sua tesi senza alcun costo per lei, regolarmente ci sono persone che le offrono una collaborazione per una pubblicazione, fa parte del comitato direttivo di un bollettino.. sono contenta per lei, ma non mi dispiacerebbe avere la sua stessa fortuna (e bravura, per carità!)! mi sarei anche aspettato un aiuto da parte sua nel trovare persone interessate a pubblicare parte della mia tesi di dottorato, o la proposta di partecipare a un articolo o un saggio all'interno di una sua pubblicazione (essendo del settore e mia amica conosce benissimo tutte le difficoltà che sto incontrando), ma qui scivoliamo nella critica invidiosa.. <_<

    Scusate il post-papiro sconclusionato, ma avevo bisogno di sfogarmi, e con voi so di poter essere me stessa.. :)
     
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    Vittorio Matteucci Admin


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    Mi sono persa questo post!
    Rispondo adesso. Sono PhD da qualche anno, ma mi va meglio che a te perché sono ingegnere.
    L'università è un mondo profondamente ingiusto: in teoria non dovrebbe formare più dottori di ricerca di quanti ne possa assorbire, dato che non li prende nessun altro. E sono solo tre anni persi.
    Bellissimi, ma persi.
    Certo, dicono che un PhD può lavorare nella ricerca ovunque, ma non è vero e i pochi istituti di ricerca esistenti sono statali e fanno concorsi solo ogni tanto e con il vincitore già pronto.
    Gli assegni di ricerca vanno richiesti mesi prima, quindi prima di finire i tre anni sai già se il tuo gruppo ha deciso di tenerti o se ti ha 'scaricata'.
    Un capo ricercatore è una sfortuna perché ha ancora troppa carriera da fare e naturalmente favorirà prima la propria che quella dei suoi collaboratori.
    Fondi non ce ne sono e anche a livello europeo, difficilissimi, ma non impossibili da prendere, per un progetto di tipo umanistico ci sono massimali ridicoli, anche solo 100000 euro, rispetto alle cifre che raggiungono i progetti scientifici (1-4 milioni).
    Le aziende si spaventano quando vedono troppi titoli, ma non si può nemmeno nasconderli e non avere risposta alla domanda scontata "che ha fatto in questi 3 anni"?
    In conclusione, naturalmente non ti arrendere, continua quello che stai facendo, ma rivolgiti soprattutto anche alle aziende come impiegata generica: la fine degli 'umanisti' è sempre quella lì.

    Però mi sembri in gamba :)
     
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  3. duedicoppe
     
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    uhm, una riflessione che pare non entrarci per niente: qui da me c'è un museo di storia naturale ad un'associazione che si occupa di bambini. nel senso, il museo esiste e si paga il bigliatto per entrare, il museo organizza anche conferenze per adulti, l'associazione organizza poeriggi di divulgazione scientifica per bambini.

    prova a vedere se da te c'è qualche associazione culturale che fa cose del genere, magari potresti proporti per fare divulgazione di storia dell'arte e non solo dell'arte... (mi viene in mente il libro "portiamo anche i bambini" - sulle vacanze - uno dei suggerimenti era di portarli in una pinacoteca e sguinzagliarli a contare i quadri con dei bottoni sui vestiti... poi da lì si parte per la lezione di storia del costume) ;-)
     
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  4. marga83
     
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    Grazie a tutte per i consigli! :)
    da quando ho scritto il post la situazione si è evoluta: un'associazione culturale di amiche storiche dell'arte, con la quale collaboro saltuariamente a programmi di divulgazione artistica (conferenze, visite guidate, ecc.), mi ha proposto di collaborare in modo continuativo, cercando bandi e progetti che potrebbero interessarci. A titolo gratuito (non so se l'associazione tra tutto riesca a guadagnare qualcosa)ma è sempre un inizio..
    nel mentre cerco di farmi pubblicare un paio di articoli estratti dalla tesi da qualche rivista del settore e di elaborare qualche progetto di ricerca da farmi finanziare o da realizzare in collaborazione con l'università.. sono tante piccole cose buttate lì, magari da una di queste viene fuori qualcosa di interessante.. sembra che anche una Soprintendenza si stia interessando a me..

    CITAZIONE
    In conclusione, naturalmente non ti arrendere, continua quello che stai facendo, ma rivolgiti soprattutto anche alle aziende come impiegata generica: la fine degli 'umanisti' è sempre quella lì.

    purtroppo lo so :( , ma voglio ancora provare a cercare qualcosa nel mio ambito prima di arrendermi..


    CITAZIONE
    Però mi sembri in gamba :)

    grazie eheh.. :boxed:
     
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    Vittorio Matteucci Admin


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    Come stai cercando di farti pubblicare articoli? Conosci qualcuno? (E' la strada più semplice)
    Però prendi in considerazione di inviarli direttamente alle riviste specializzate, magari ti va bene :)
     
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  6. marga83
     
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    Un po' di conoscenze ce le ho.. ma vorrei provare a spedirli ad alcune riviste anglosassoni..
     
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    Vittorio Matteucci Admin


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    Beh, che aspetti? :D
    Nel nostro settore ci vuole un anno per finire l'iter di pubblicazione, da voi?
     
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  8. marga83
     
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    Come tempistiche non saprei, ma ho due articoli quasi pronti e due riviste a cui spedirli.. :D
     
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7 replies since 17/12/2012, 19:59   119 views
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